Nata a Firenze nel 1985, si impegna nella valorizzazione della “forza della fragilità” attraverso molteplici forme artistiche; imparare a cambiare il punto di vista, cercare di focalizzarsi sulle proprie abilità piuttosto che sulle criticità, la resilienza, il sapersi adattare alle difficoltà per diventare più forti di prima sono i focus sui quali maggiormente si concentra
La metafora che ha fatto propria è quella di mettere “oro nelle crepe” come nell’ antica arte giapponese del kintsugi.
Dicembre 12, 2020